4 nov 2013

Il Milan e le faide societarie


Un vecchio detto recita che piove sempre sul bagnato e le dichiarazioni di Barbara Berlusconi post Milan-Fiorentina non fanno che confermare la lungimiranza della saggezza popolare.
L'Ansa riporta che Barbara, in un colloquio col padre Silvio Berlusconi, ha chiesto un deciso cambio di rotta nella gestione della società, notando che nelle ultime due campagne acquisti il club non ha speso poco ma male. I motivi dell'attuale crisi rossonera sarebbero stati individuati nella mancata programmazione, nell'assenza di una moderna rete di osservatori e in una campagna acquisti e cessioni estiva errata, che non ha tenuto conto delle indicazioni della proprietà.
Parliamo di cose evidenti a chiunque segua il campionato con un'infarinatura di luoghi comuni sempre comodi sullo scouting e sui giovani.

Ciò che mi lascia perplesso è che Barbara Berlusconi non è esattamente elemento esterno al Milan. Fa parte dell'organigramma societario dall'Aprile 2011, risultando Consigliere Incaricato con Delega ai Progetti Speciali, e ha per forza di cose un rapporto diretto se non privilegiato col proprietario e Presidente onorario nonchè col Vice Presidente.
Ha preso atto di tutti questi errori di gestione all'improvviso una notte di Novembre 2013? Non è mai stata interpellata nelle scelte malgrado il ruolo? Non ha mai trovato il modo di discutere coi dirigenti nonostante il peso del suo cognome? Alternativamente, è stata la Cassandra degli ultimi 2 anni di gestione (a spanne), unica a ergersi contro una dirigenza allo sbando, inascoltata per motivi insondabili, o meglio per la miopia e l'arrogante chiusura ai consigli esterni?
Difficile credere alla sua totale estraneità, di sicuro si vuole costruire a Barbara un'immagine pulita. Chi si ricorda della famosa ricerca che spinse il padre a trattenere Thiago Silva? Anche quella notizia volta a dare un ruolo positivo a una figura fino a quel momento più da gossip che altro. Lei, emanazione di Silvio, è il bene del presente e del futuro del Milan. Altri, che fanno danni, sono il male e probabilmente hanno fatto il loro tempo.
La divisione interna è evidente dalla chiusura della notizia precedente. Le indicazioni della proprietà sono state corrette, hanno sbagliato tutto gli esecutori. Per quanto poi arrivino smentite difficile pensare che non ci si riferisca al Vice Presidente Vicario e Amministratore Delegato Adriano Galliani col fido Direttore Sportivo Ariedo Braida. Altrettanto difficile pensare che quanto dice la figlia non sia concordato col proprietario Berlusconi, che magari certe cose non può dirle per motivi personali.

In un momento tecnico difficilissimo forse l'ultima cosa che poteva servire era il mettere in piazza gli scontri in atto (da qualche anno, pare) dietro le quinte. Allegri, uomo di Galliani, che già aveva pochi motivi di stare sereno, adesso è definitivamente sulla graticola.

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